Mi chiamo Francesco, sono un imprenditore di quarantadue anni e balbettavo dalla prima elementare.
Potete immaginare il mio disagio quando non riuscivo a pronunciare bene il mio cognome, quando balbettavo nel lasciare un messaggio a una banale segreteria telefonica, oppure nel parlare per la prima volta con una persona. Avevo sempre paura di sbagliare! Tutto ciò peggiorava quando ero sotto pressione emotiva.
Nonostante gli sforzi e i vari percorsi (recitazione, psicologo, logopedista, ortofonista e anche un corso con il noto motivatore americano Anthony Robbins), la mia maledetta balbuzie non andava via. Mi ero convinto che non sarebbe mai andata via e che, sebbene ero nato senza balbuzie (come tutti), sarei morto con la balbuzie.
Finché il mio amico Davide mi “spinse” (letteralmente) ad andare a fare un colloquio gratuito con un suo conoscente che, diceva, avrebbe risolto il mio problema.
Si trattava di un Mental Coach, professione mai sentita prima, ma, visto che avevo provato di tutto, decisi che questo sarebbe stato l’ultimo tentativo prima di arrendermi definitivamente.
L’incontro conoscitivo con il Mental Coach, Giovanni Sebastiano Cozza, ha prodotto in me la curiosità di tentare con il suo metodo (il Mental Balance), quindi, non senza scetticismo, ho deciso di iniziare il percorso progettato in otto incontri.
Inspiegabilmente, già dopo la prima seduta ho avuto la nuova sensazione che forse avrei potuto smettere di balbettare, e che l’unico autore del mio destino ero io.
Fino a qui poteva sembrare suggestione, invece, dopo soltanto una settimana, ho iniziato a percepire un netto miglioramento della mia balbuzie: nel ritmo e nella scorrevolezza. E come se non bastasse, le persone intorno a me hanno cominciato a confermarmi che balbettavo di meno. Questo perché il Mental Coach mi stava insegnando, non a smettere di balbettare, bensì a dialogare con quella parte di me che era responsabile della balbuzie, al fine di eliminarla per sempre. E ci sono riuscito in poche settimane!
Ora ho finito il percorso, parlo da persona normale, la mia respirazione è tornata normale, vivo il presente in modo sereno, senza l’ansia di balbettare, ed ho la consapevolezza che tutto dipende da me e dell’importanza del “qui ed ora”.
In definitiva la mia autostima è cresciuta.
Fantastico! Mi domando: se avessi iniziato questo percorso a 20 anni, quanto sarebbe stata migliore e diversa la mia vita?”.
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