Sport Coaching: vincere la paura di arrivare primo.

banner schermaMi chiamo Ricky, sono uno studente di 23 anni che sta per laurearsi in economia e nel frattempo sta facendo carriera sportiva nel gioco del golf.

All’inizio sembrava andare tutto bene, poi i miei risultati hanno cominciato ad andare su e giù: ho cominciato a credere che prima poi avrei sbagliato i colpi, ho sviluppato uno stato d’ansia che si manifestava soprattutto quando ero sotto pressione durante le gare e ho cominciato a pensare che, anche se fossi partito bene, poi avrei sicuramente rovinato tutto.

Quando le mie paure erano diventate davvero bloccanti, ho deciso di rivolgermi al Mental Coach Giovanni Sebastiano Cozza, perché in fondo ero sicuro di avere buone capacità, ma la mia mente mi stava sabotando e non riuscivo più ad entrare in campo con il piacere di giocare e di sfidarmi. Volevo vincere la paura.

Con Giovanni, abbiamo inizialmente lavorato sulle mie convinzioni negative, ottenendo il primo risultato di ridurne l’impatto sulle mie azioni. Oltre a questo, il Coach mi ha aiutato a scoprire che avevo cominciato a giocare peggio perché la mia mente era satura di emozioni negative: mancavano pochi esami alla laurea, avevo una ragazza da due anni ma avevo paura di perderla, ero preoccupato dal giudizio degli altri e vivevo con ansia il giudizio di mio padre.
Praticamente, era come se tutti si aspettassero risultati brillanti da me: nello studio, negli affetti, nello sport… e io cominciavo a vivere queste aspettative come un incubo!

Con Giovanni abbiamo lavorato sia sulle mie convinzioni, che sul perfezionamento dei movimenti fisici, così che in campo riuscissi a muovere il corpo esattamente come la mia mente voleva e il gioco richiedeva.
Dopo 6 incontri, avevo già la sensazione che il mio miglioramento avesse raggiunto il 50% di ciò che mi serviva, quindi ho deciso insieme al Coach di proseguire per altri 6 incontri .

Abbiamo lavorato su un’associazione ideo-motoria per mantenere la regolarità delle performance durante la gara, e da lì ho cominciato a giocare veramente benissimo! Ma a quel punto non mi accontentavo più: ho alzato l’asticella delle mie aspettative e ho chiesto al Coach di lavorare sul rendere quel livello di gioco così performante, come mio livello standard.

C’era infatti un’altra cosa che mi dava fastidio durante le gare: il rumore della gente intorno a me e il fatto di sentirmi osservato.
Il Coach è stato un grande, perché ha trovato uno stratagemma semplice per fare in modo che la mia mente, quando era in campo, facesse scomparire i suoni disturbanti e le visioni fastidiose: da quel momento ho imparato ad essere esclusivamente focalizzato sul gioco!

Tutto quello che avevo imparato nelle sedute con il Coach, ho potuto metterlo in pratica un giorno durante una gara: sostituendo improvvisamente un compagno per un infortunio… nessuno aveva aspettative sulla mia performance, perché non avevano assistito ai miei progressi, invece con loro grande sorpresa, il mio contributo ha fatto vincere la squadra e le ha evitato la retrocessione!

Ora sono più sicuro nel golf, nello studio e nella vita, ho imparato a gestire le mie paure e vedo tutte le situazioni come occasioni per dare il mio meglio, divertirmi e realizzare i miei sogni!

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